D&D – Avventure nel mondo di Far – Puntata 04

Continuo a raccontare le vicende di un piccolo gruppo di avventurieri, da qualche parte su Far…

Vi narrerò in maniera un po’ strana… ma a me piace così, per cui….

I RACCONTI DEL MAGO – L’ALLEATO

<<Dopo una notte praticamente insonne per la scoperta della sera precedente, decidemmo di proseguire nel nostro viaggio. La giornata successiva fu tutta dedicata al superamento di un’altura da cui, però, il panorama nuovamente non dava indicazioni su come proseguire. Ms. Blonde e Mr. Grey mandarono nuovamente i loro amici volatili alla ricerca di indicazioni. Al loro ritorno arrivano finalmente con notizie confortanti: oltre la prossima altura avremmo trovato qualcosa, non sapevamo cosa, ma sicuramente non boschi e basta.
Ormai all’imbrunire ci avventurammo verso il fondovalle dove potemmo scorgere uno spiazzo che sarebbe stato l’ideale per la notte.
Lungo la discesa però il ranger fece una scoperta, in modo “alternativo”. Celata alla vista dalle lunghe ombre, a poche decine di metri dalla meta, Mr. Pink mise un piede in fallo e scomparve in una buca.
Subito pensammo ad uno scherzo del ranger buontempone, ma le grida di dolore provenienti dall’oscurità fugarono ogni dubbio. Era caduto rovinosamente.
Nel fosso l’oscurità era tale che il malcapitato diceva di non vedere ad un palmo dal naso. Uno del gruppo prontamente accese una torcia e la lanciò nell’oscurità. La fiamma illuminò la caduta della torcia per pochi metri ed infine, illuminato dal bagliore, ricomparve il malconcio esploratore. Dal basso Mr. Pink iniziò a raccontarci cosa vedeva. Era al centro di un’ampia cavità artificiale, probabilmente una stanza sotterranea la cui volta era ceduta. Da essa due corridoi partivano in direzioni diametralmente opposte ed uno di essi puntava dritto verso la valle di nostro interesse. Era tardi per decidere se proseguire nelle cavità o in superficie; decidemmo così di aiutare il ranger ed accamparci nella radura, vista l’oscurità imminente.
La notte trascorse tranquilla, anche se il ruscellare delle acque di un vicino torrente inumidiva l’aria facendo percepire un freddo più pungente del previsto.
Era quasi l’alba, quando nel turno di guardia di Mr. White e Ms. Green accadde qualcosa di inaspettato in quelle lande boscose. Mr. White si fece sorprendere alle spalle da un giovane halfling che, muovendosi silenziosamente, gli mise il suo freddo pugnale contro i reni. Il chierico, atterrito dallo sgomento, trattenne il fiato mentre la principessa elfica, scorgendo quel piccolo esserino, pensò essere il loro compagno Mr. Yellow alzatosi di buon mattino. Il piccolo aggressore approfittò della situazione per interrogare il nostro alato compagno in merito alla nostra presenza e missione. Dopo poche parole, forse approfittando di un momento di distrazione dell’halfling, Mr. White riuscì a divincolarsi dalla sua presa girando la situazione a suo favore. Ora era il turno del chierico di fare domande, tenendo il nemico a portata di spada. Il piccolo assalitore si presentò come Mr. Blue, unico sopravvissuto di un gruppo di avventurieri sterminati da un bugbear e dal suo esercito di goblin.

Dopo il primo momento di tensione Mr. White, nonostante ancora poco convinto delle sue reali intenzioni, comprese il gesto aggressivo del nuovo arrivato e decise di presentarlo al resto della compagnia. Il gruppo decise di accogliere il nuovo membro nonostante i dubbi miei, dell’alato chierico e di Ms. Blonde.
Si decise di smontare il campo e proseguire verso la sommità dell’altura, oltre il piccolo torrente che scorreva poco lontano l’accampamento.

Le acque del torrente erano tumultuose, ma la sua ridotta estensione permise alla maggior parte di noi di superare senza grosse difficoltà l’ostacolo. Meno immediato fu per i nostri piccoli compagni halfling. I loro corti arti obbligarono Mr. Blue ad un piccolo gesto atletico, mentre Mr. Yellow, meno avvezzo alle acrobazie, cadde rovinosamente tra le acque infradiciandosi i calzoni.
Il resto del percorso fu semplice e dall’altura era possibile osservare la valle successiva, almeno per qualcuno. Non individuando null’altro che boschi, Ms. Blonde e Mr. Grey inviarono i loro amici volanti in perlustrazione. Il piccolo Mr. Blue, invece, nonostante l’altezza ridotta dimostrò un eccellente spirito d’osservazione riuscendo a scovare tra le frasche un sentiero ed uno spiazzo nel fondovalle.
Dopo pochi minuti anche i compagni alati dei nostri amici arrivarono con informazioni. Entrambi trasmisero, ai rispettivi padroni, una strana sensazione di negatività proprio dalla radura scorta dall’halfling.

L’ansia per quel nuovo pericolo portò il gruppo a dividersi sul da farsi. I guerrieri, ansiosi di far valere la propria indole, volevano lo scontro diretto. Gli altri, me compreso, volevano pianificare le nostre mosse.
Dopo alcuni minuti di discussione Mr. Grey, non interessato ai nostri discorsi, decise di lanciarsi giù dal pendio con l’arma in pugno. I due halfling, sicuri della loro capacità di muoversi silenziosamente, decisero di seguirlo.
Il pallido guerriero mezzosangue, però, non vedendo il supporto sperato dopo poche decine di metri decise di fermarsi ad attendere il gruppo.
La discussione riprese fino a quando il monaco, resosi conto dell’assenza dei piccoli compagni, decise di andarli a chiamare correndo.
Appena Mr. Brown scomparve ai nostri occhi ritornammo a pianificare le nostre azioni. Passarono lunghi minuti di discussione fino a quando un urlo di aiuto squarciò l’aria.
Riconoscemmo subito tutti la voce di Mr. Blue: qualcosa era andato storto! Iniziammo a correre verso i nostri amici. Dopo appena un centinaio di metri nel bosco ci trovammo di fronte alla disperata lotta per la sopravvivenza di Mr. Blue. Un manipolo di goblin li aveva attaccati. Mr. Blue aveva una brutta ferita al fianco, ma continuava a combattere, mentre Mr. Brown e Mr. Yellow giacevano a terra immobili con orrende ferite.
La nostra superiorità numerica era schiacciante, ma la lotta dei nemici era furiosa. Il giovane ranger, per primo accorso in aiuto degli amici feriti, cadde sotto i colpi di un goblin armato di spada. Alla fine caddero tutti sotto i possenti colpi dei guerrieri e la pioggia di dardi miei e del chierico.

Al termine del combattimento il chierico chiese aiuto al suo dio per far riprendere il piccolo halfling Mr. Yellow, apparentemente il più in pericolo di vita. Il suo mistico potere però non si dimostrò in grado di curare anche gli altri due compagni. Intervenne quindi Ms. Blonde che con erbe e bende cercò di stabilizzare le ferite dei suoi amici.
Ora era meglio allontanarsi di lì il più in fretta possibile. Mr. Blue coprì i corpi dei nemici abbattuti; io, anche se senza esperienza in campo di nodi, legai i due poveri malcapitati sui nostri muli per poterli portare agilmente via di lì.
Si decise di tornare indietro, al luogo dell’accampamento della notte precedente. Lungo il tragitto, però, i miei nodi non ressero ed il povero Mr. Pink cadde rovinosamente dal mulo, obbligando la druida ad un nuovo intervento curativo.

Arrivati al pianoro montammo le tende e Mr. Grey propose di eleggere un capo tra noi, in modo da evitare lunghe ed estenuanti decisioni democratiche. La votazione fu pubblica ed io non ebbi dubbi: il chierico. Alla fine molti indicarono anche il sottoscritto – chissà perché poi – e si giunse in parità tra me e Mr. White. Decidemmo che due capi potevano andare bene per il gruppo scalcinato che eravamo.

Ora potevamo andare a dormire. Ms. Blonde e Mr. White si dedicarono ai feriti, mentre il resto del gruppo cercava di capire come avremmo potuto affrontare la giornata l’indomani… >>

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